27/30 Dicembre 2017


Avvistamenti
(non) è un Festival

XV edizione

Avvistamenti
(non) è un Festival

XV edizione

Il Cineclub Canudo organizza da mercoledì 27 a sabato 30 dicembre 2017, presso il Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi (2° piano) a  Bisceglie, in Via Cardinale Dell’Olio, la quindicesima edizione di Avvistamenti, la cui direzione artistica e organizzativa è curata da Antonio Musci e Daniela Di Niso, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e del Comune di Bisceglie.

Si comincia mercoledì 27 dicembre alle ore 18.00, con la conferenza stampa di apertura, in presenza degli organizzatori e dei partner del progetto Avvistamenti, su cui saranno fornite alcune anticipazioni circa l’articolato programma di attività che si svilupperà nel corso del prossimo triennio, coinvolgendo numerosi artisti internazionali, curatori, esperti e realtà nazionali ed estere.

Alle ore 19.00 si terrà l’inaugurazione del progetto espositivo Avvistamenti in Mostra, allestito per celebrare il quindicesimo anniversario di Avvistamenti, con l’esposizione di tutte le locandine realizzate a partire dalla prima edizione, dei programmi, flyer e pieghevoli, cataloghi e rassegna stampa di ciascuna edizione. La mostra sarà visitabile fino al 30 dicembre, durante gli orari di apertura al pubblico di Avvistamenti.

Si prosegue alle 19.30 con la presentazione della rassegna Con la coda dell’occhio – Il cinema e il video d’artista in Italia (1960-2017), a cura dello studioso di immagini in movimento Bruno di Marino, che terrà una conferenza introduttiva e presenterà anche i singoli programmi al pubblico. Le proiezioni si svolgeranno dal 27 al 30 dicembre, alle ore 19.30 e alle 21.00.

La selezione che proponiamo per la quindicesima edizione di Avvistamenti, organizzata dal Cineclub Canudo, è una versione più sintetica di una rassegna dal titolo Doppio schermo, curata sempre da Bruno Di Marino per la videogallery del museo MAXXI di Roma e programmata dal 19 settembre al 9 novembre 2017.

Che cosa è stata e cos’è ancora oggi la sperimentazione con le immagini in movimento portata avanti dagli artisti nel nostro paese dagli anni ’60 ai giorni nostri? A questa domanda non si può che rispondere attraverso una retrospettiva articolata di film, videotape e opere digitali, suddivisa in quattro programmi, ciascuno di poco più di due ore, corrispondenti ad altrettanti periodi della storia recente del cinema e del video d’artista: il 27 dicembre si comincia con gli anni sessanta, si prosegue il 28 con gli anni settanta, il 29 è la volta degli anni ottanta e novanta per terminare il 30 con gli anni duemila fino a oggi.

27 DICEMBRE
ORE 18.00

Conferenza stampa di apertura

Avvistamenti (non) è un Festival
XV edizione

27 DICEMBRE
ORE 19.00

15 anni di Avvistamenti in Mostra

a cura del Cineclub Canudo

27 DICEMBRE
ORE 19.30

Con la coda dell’occhio

Il cinema e il video d’artista in Italia (1960-2017)
a cura di Bruno Di Marino

27 DICEMBRE
a seguire – proiezioni

Gli anni sessanta

È il periodo più significativo e fertile nella storia del film d’artista e vede soprattutto Roma come centro propulsore, grazie all’esperienza della Cooperativa del Cinema Indipendente, cui aderiscono diversi filmmaker e artisti, come Patella e Baruchello. La selezione si apre con due film che raccontano la giornata di due artisti (Franco Angeli in Inquietudine e Pistoletto in Buongiorno Michelangelo), concludendosi con un “classico”, Verifica incerta, che ancora oggi rimane uno dei film sperimentali italiani più conosciuti all’estero. Ma il programma si compone di lavori d’animazione (La gazza ladra), lavori di found-footage (Gruppo 70), film di ricerca (Munari-Piccardo), esperimenti anticipatori della nascente Land-Art (Terra animata), restituendo un panorama vivo e frastagliato di quegli anni.

28 DICEMBRE
ORE 19.30/21.00

Gli anni settanta

Gli anni ’70 segnano in Italia il passaggio dalla pellicola al videotape. Diversi artisti cominciano a utilizzare il medium elettronico affiancandolo (o sostituendolo) alla macchina da presa. Eugenio Carmi nel 1973 realizza per i programmi sperimentali della RAI una singolare opera di videoarte astratta, mentre in altri casi gli esperimenti sono prodotti da pionieristici atelier quali Art/Tapes/22 di Firenze (Paolini, Agnetti) o la Galleria del Cavallino di Venezia, di cui fa parte il padovano Michele Sambin, autore del tape Il tempo consuma, basato su un dispositivo del “videoloop”, ma qui presente anche con il film Blud’acqua. Tra gli altri nomi in programma quelli di Nespolo e Granchi (esponenti, rispettivamente, dell’ambiente torinese e fiorentino), di Paolo Gioli (una delle figure più rilevanti del cinema d’artista italiano), nonché dell’architetto e designer Ugo La Pietra.

29 DICEMBRE
ORE 19.30/21.00

Gli anni ottanta e novanta

In questo decennio si trasforma totalmente il rapporto tra gli artisti e le immagini in movimento: il cinema sperimentale entra in una fase di declino – anche se continuano le sperimentazioni in pellicola di autori come Nespolo e Gioli, per lasciare il posto alle arti elettroniche (il collettivo milanese Studio Azzurro, Theo Eshetu, anglo-etiope ma italiano di adozione e Gianni Toti, figure molto note anche all’estero), alla post-produzione con il computer che costituisce una sorta di “pittura elettronica” (Angeli, Turcato e Boetti). Non mancano le incursioni in campo televisivo, mediante sigle (Gianluigi Toccafondo) e “countdown” d’artista, realizzati per il primo canale satellitare della RAI sotto la supervisione di Mario Sasso, altra rilevante figura di artista che ha lavorato per oltre un trentennio per il piccolo schermo.

30 DICEMBRE
ORE 19.30/21.00

Dal 2000 a oggi

L’avvento del digitale rende di colpo obsoleta qualunque distinzione tra “cinema” e “video”. A parte rari casi, come quello di Paolo Gioli – che continua tutt’oggi a girare in 16mm –, la maggior parte degli artisti si confronta con il supporto elettronico. Nel programma si sussegue una varietà di opere, autori, stilemi e tendenze, solo indicativo di una produzione all’insegna della contaminazione linguistica, che continua ad essere in gran parte autarchica e indipendente: dai film di collettivi quali ZimmerFrei e Flatform, alle ricerche di artisti come Matarazzo e Vrizzi. In questo panorama domina sicuramente la narrazione, elemento trasversale che accomuna lavori diversi. Non manca, inoltre, il video musicale (Villoresi, Coniglioviola), una forma sempre più diffusa anche nel mondo delle arti visive.

Proiezioni

27/30 DICEMBRE 2017

18.00/21.00
Ingresso gratuito

avvistamenti-2017-A3
 
340 6131760

info@palazzotupputi.it
Comunicato Stampa