13/14 Marzo 2020


Corso di Educazione critica ai massmedia

del prof. Carmine Castoro

Corso di Educazione critica ai massmedia

del prof. Carmine Castoro

 

Pensare e resistere contro la tv-spazzatura e le trappole del web

Bufale del web, manipolazione mediatica, disinformazione nei tg, urla e faziosità nei talk politici, realitysmo, osceno televisivo, tv del dolore, post-verità, contenitori acchiappa-share come quelli della De Filippi e della D’Urso, una nuova generazione di spot pubblicitari che punta sull’essere costantemente vincenti, dotati, risolutivi e in forma. Alzi la mano chi almeno una volta al giorno non si è sentito stordito, soffocato, disturbato o ingannato da una televisione che, al posto di spalancarci le possibilità del reale, ce ne offusca le vere radici proponendocene modelli e letture riduttivi e ossessivi, in stile Matrix, potremmo dire…

La verità è che ci siamo dimenticati che la tv (e il “regno delle immagini” che rappresenta al massimo grado), mai come in quest’ultimo scorcio di decenni, è una macchina che “produce” la nostra realtà ogni giorno, facendo penetrare nelle nostre menti valori, incantesimi, abitudini, schemi di riferimento e di giudizio, ideologie striscianti, spinte al consumo, finanche un nuovo modo di “sentire” e percepire le cose col nostro corpo. Questo rende necessaria un’analisi serrata e capillare delle logiche che sovrintendono alle sue manifestazioni più eclatanti, e forse devastanti, e il loro rapporto con la “fabbrica dei segni/sogni”. Siamo entrati nel Grande Stagno della Comunicazione e del Virtuale, oltre che del Commerciale, le cui leggi sono presto diventate un nomos inaggirabile, una vera infezione.

Il nesso che lega emozioni e comunicazione è di particolare attualità oggigiorno, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni. Fino a qualche decennio fa la crescita affettiva, psicologica, relazionale degli individui – e degli adolescenti in particolar modo – era costruita in base all’operato di precise agenzie sociali: la famiglia, la scuola, le strutture di tempo libero, i partiti, i contesti produttivi, mentre i media e la televisione erano considerati “satellitari” rispetto al nucleo identitario, e senza particolari interferenze con la vita reale. Oggi il rovesciamento è totale e si corre il rischio di ri-alfabetizzare la sfera comunitaria, intersoggettiva, oltre che i propri percorsi evolutivi, solo in funzione di tastiere, algoritmi, app e click compulsivi. Che, non a caso, sviluppano deliri di onnipotenza, forme di dissociazione e una nuova categoria di reati (vedi cyberbullismo e affini).

Il Corso nasce per questo, per offrire strumenti di decostruzione e comprensione di tutti gli “specchi” della televisione e della Rete che ci assorbono, mobilitano e “ustionano” ogni giorno, nel tentativo di riportare questi ultimi alla loro missione iniziale: creare una polifonia di voci e differenze, sapere “davvero” cosa accade nel mondo, potenziare l’Umano, risvegliare le coscienze e non affossarle nella Grande Barbarie dell’insignificanza.

 

Coordinate

Il Corso si articola in due giorni di studio che prevedono approfondimenti, interscambi col docente, proiezioni di filmati, secondo questa griglia di macro-temi:

1) La tirannia della comunicazione

(dalla Società della Punizione alla Società del Controllo; Derive antropologiche dell’identità e dell’immagine causate dai media; nodo Immagine-Realtà; il collasso del Giornalismo e l’apoteosi della “disintermediazione”)

2) La nuova configurazione mediatico-politica del Post-Capitalismo

3) Il concetto di “osceno” televisivo

(etimologie e sviluppi linguistici della parola; Reale vs Fittizio)

4) Storytelling e menzogne in politica

(dalla questione-Vietnam in Hannah Arendt alle tesi di Christian Salmon, al “leaderismo” e al partito-macchina attuali)

5) Il corpo in tv

(sesso come richiamo, differenza di genere, Vita&Capitale)

6) Le “sante conduttrici”: De Filippi e D’Urso

7) La tv del dolore

(con analisi del Report del 2014 dell’Osservatorio di Pavia)

8) La nuova “pubblicità della forza”

(gli spot di tipo “imperativo” che superano quelli di tipo “illustrativo”)

9) Trappole del web, shaming, e Cyberbullismo

10) Social e Selfismo

(un nuovo modo di “fotografare”; proliferazione degli “shitstorm” sulla Rete e profilazione dei comportamenti)

11) Dalle Fake News alla Postverità: le Shake News

12) Economia dell’attenzione e dell’emozione

13) Nuovi saperi “resistenziali” contro le patologie della “videocracy”

Il Corso si baserà su approfondimenti specifici dei modelli interpretativi e reading da brani di opere di Debord, Baudrillard, Missika, Perniola, Deleuze, Sloterdijk, Foucault, McLuhan, Debray, Boltanski, Lipovetsky, Derrida, Stiegler, Arendt, Zizek, Badiou, Bradbury, Sontag, Salmon, Galibert, Le Breton, Bauman, Ramonet, e di altri pensatori e massmediologi.

 

Clip video proiettate da:

Cosmopolis

The Matrix

ATM – Trappola Mortale

The Eichmann Show

Nella rete del serial killer

La legge del mercato

Fuocoammare

Truman Show

The Forgotten

007 – Il domani non muore mai

Fahrenheit 451

Alibi.com

Il dittatore

Cartoni animati di epoca nazista

E da altri film + spot pubblicitari e schegge prese da programmi di intrattenimento, tg, contenitori pomeridiani (“Uomini e Donne”, “Pomeriggio 5”), reality show.

 

 

BIO

Carmine Castoro, filosofo della comunicazione, giornalista professionista, è stato collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. E’professore incaricato di: Media Perception Analysis alla Link Campus University di Roma; Sociologia criminale e della devianza e Antropologia filosofica a Criminologia all’Università UCM United Campus of Malta; Intelligence nelle Telecomunicazioni ai Master di Criminologia e Psicologia investigativa all’università di Foggia. Collabora con Semiotica dei media e Filosofia del Linguaggio all’università di Bari. Collabora con Estetica dei media all’università di Varese. Fra le sue opere: “Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo” (2009), “Maria De Filippi ti odio. Per un’ecologia dell’immaginario televisivo” (2012), “Filosofia dell’Osceno televisivo. Pratiche dell’odio contro la tv del nulla” (2013). “Clinica della tv. I dieci virus del Tele-Capitalismo” (2015). “Il sangue e lo schermo. Lo spettacolo dei delitti e del terrore. Da Barbara D’Urso all’ISIS” (2017). E’ stato visiting professor alle università di Modena, Pontificia di Napoli, Roma La Sapienza, Roma Tre, e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Negli ultimi anni ha collaborato in Cultura con il portale-tv del Messaggero e l’Unità. Si è occupato di filosofia e media per la rivistadiscienzesociali.it e per democratica.com. Attualmente per il quotidiano nazionale La Notizia.

 

 

Numero partecipanti e modalità di iscrizione

Max 25 partecipanti, età minima 14 anni, quota di iscrizione € 70 (IVA inclusa).

È possibile iscriversi al corso inviando, entro e non oltre il 6 marzo 2020, la scheda di iscrizione, debitamente compilata, al seguente indirizzo email: info@palazzotupputi.it

Per ulteriori informazioni su come iscriversi, ma anche per agevolazioni di soggiorno e informazioni logistiche, si prega di contattare il Laboratorio Urbano ai seguenti recapiti:

tel. 340 2215793 / 340 6131760 / email: info@palazzotupputi.it / www.palazzotupputi.it

Compilare e inviare via e-mail all’indirizzo info@palazzotupputi.it unitamente alla copia di un documento di identità

 

Mostra

13/14 MARZO 2020

17.00/21.00

340 6131760

info@palazzotupputi.it

Scheda iscrizione